Curarsi con i libri

C’è un libro speciale sulla mia libreria, un testo che conservo con con attenzione giudiziosa e particolare: Curarsi con i libri di Ella Berthoud e Susan Elderkin, edito da Sellerio.

Ora, sapete tutti bene che con l’autunno arrivano sempre i primi malanni di stagione, ma sopraggiunge anche un’altra cosa decisamente più positiva: il desiderio di leggere un buon libro, o meglio il libro giusto, sul divano con tisana (di cui parlerò più avanti) e copertina, mentre fuori piove (questa ultima opzione non è proprio necessaria ma fa parte del mio immaginario romantico sulla lettura dei libri).

Ebbene, cosa c’è di meglio d’avere a disposizione una guida puntuale sul libro da acquistare o prendere in prestito in biblioteca, vuoi per curare l’allergia o il raffreddore sopraggiunto, vuoi per scacciare la malinconia autunnale? “Curarsi con i libri” risponde ad entrambe le esigenze.

Il testo, infatti, è proprio suddiviso in base alla patologia, così a seconda del proprio malessere, sia fisico che mentale, è possibile avere la lista di almeno due-tre libri adatti per voi in quel momento.

Ed è così che per le allergie stagionali di settembre è prescritto Ventimila leghe sotto i mari” di Jules Verne, da divorare in un luogo privo di polvere, acari e con la mente sugli spazi aperti del mare, ed ecco che per chi sta soffrendo di mal d’amore è fortemente raccomandata Emily Brontë e Fenoglio e così via.

Nel mio caso, ad esempio, mi viene suggerito di leggere tutto Hemingway, visto che soffro sempre di mal di testa: un consiglio che seguirò con molto piacere.

Non vi voglio rubare il piacere di scoprire personalmente la cura letteraria ai vostri mali, quindi non proseguo con la lista dei libri consigliati.

Vi suggerisco invece di visitare http://sellerio.it/it/curarsi-con-i-librai/ dove la casa editrice Sellerio, che io da sempre apprezzo moltissimo, ha ben pensato di dedicare una pagina a bibliotecari e librai, invitandoli a integrare e completare il prontuario con le loro personali ricette.

La trovo semplicemente un’idea fantastica! E anche se non faccio parte del settore, vorrei presto dare i miei rimedi personali a qualche patologia come la mancanza d’entusiasmo o la troppa voglia di mangiare pasticcini.

E voi, amanti dei libri, quali rimedi letterari consigliereste?

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