Libro, librone, libretto di ottobre

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Perdonate l’assenza ma il cambio di temperature mi ha costretta a letto con febbre e altri simpatici sintomi. Il clima autunnale mi ha portato però anche aspetti positivi, quali ad esempio il desiderio di leggere di più e mi ha ricordato delle mia rubrica “libro, librone, libretto”.

Ottobre, il mese autunnale per antonomasia, porta con sé il bisogno di immergersi in mondi nuovi mentre si sta dentro al calduccio con copertina e tisana d’ordinanza. Vi propongo due romanzi che ho letto con molto piacere durante le vacanze, ma che trovo perfetti per ricordare l’estate e scacciare un po’ la malinconia da cambio stagione e un libro d’illustrazioni, che io personalmente ho trovato irresistibile e che credo sia adattissimo anche per chi non ama leggere:

1. VACANZE MATTE di  Richard Powell

Si tratta di un romanzo di parecchi anni fa, è stato scritto addirittura nel 1959 ma lo trovo attualissimo oltre ad essere davvero spassoso.

Il libro parla di una famiglia anticonvezionale americana del New Jersey, decisamente anticonformista e parecchio bizzarra.  I componenti (padre, figlio maggiore, due gemelli di circa 8 anni ed una babysitter) stanno tornando a casa in auto quando s’imbattono in una strada in costruzione dove è vietato l’accesso al pubblico, proprio per questo motivo il capofamiglia, da bastian contrario qual è, decide di percorrerla. Da qui inizia la storia di questa matta famiglia che con un sottile umorismo mette in luce i valori dei primi pionieri e la lotta del singolo contro il governo. L’autore tratteggia il carattere dei personaggi in modo magistrale senza servirsi di tanti fronzoli e la lettura scorre piacevole ma mai banale. Molto consigliato in vacanza o per sentirsi ancora in vacanza.

2. LA TRISTEZZA HA IL SONNO LEGGERO di Lorenzo Marone

Questo libro mi è piaciuto molto, a partire dal titolo che trovo perfetto per il romanzo. Si parla sempre di famiglia, ma questa volta italiana e molto allargata. E’ un romanzo pieno di rimandi letterari che ho apprezzato particolarmente e si caratterizza per uno stile narrativo piacevolissimo, scorrevole. Marone riesce a ritrarre le contraddizioni della famiglia piccola borghese odierna in modo molto coinvolgente e intimistico.

Mi ha colpito soprattutto il modo di scrivere di Lorenzo Marone, al suo secondo romanzo, capace di far entrare nella storia e di narrare con notevole sensibilità i problemi che ci troviamo ad affrontare nella nostra realtà quotidiana, con un occhio alla ritualità che contraddistingue le nostre vite normali.

3. SE IO FOSSI UN LIBRO di Josè Jorge Letria, Andrè Letria

Un invito poetico a viaggiare con la fantasia e un modo per far capire ai lettori quanto sono importanti. Ho apprezzato particolarmente le illustrazioni, molto delicate e leggere. Le frasi che accompagnano i disegni sono rivolte ad un pubblico di bambini quindi si contraddistinguono per una disarmante semplicità e verità di fondo. E’ un libro così rilassante e tenero da riuscire a riportarci per un attimo alla vera essenza delle cose. Lo suggerisco soprattutto in quelle giornate in cui tutto sembra complicato e tutto ciò di cui si necessita è un sorriso, che semplifica ogni garbuglio.

 

Libro, librone, libretto

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Si aprano le danze perché su un Salto in Alto oggi parte una nuova rubrica dedicata ai libri, ogni mese vi suggerirò tre libri. A volte i consigli letterari seguiranno un tema altre volte no, questo mese vi proporrò i miei tre libri culinari preferiti del momento:

1.

Al primo posto DIARIO DI UNA VEGETARIANA di Giulia Rizzi

un libro stupendo, magnifico scritto da Giulia Rizzi dell’omonimo blog Una vegetariana in cucina, che vi suggerisco vivamente di seguire. Foto stupende ma soprattutto ricette vegetariane e vegane molto semplici, realizzate con prodotti facilmente reperibili e alla portata di tutti.

Faccio sempre un salto sul suo blog anche per leggere i pensieri di Giulia che accompagnano le ricette, mi mettono di buonumore e m’invogliano a cucinare cose nuove e fresche per cena. Il libro segue lo stesso format, e lo potete trovare su amazon e presto anche in libreria. Ispirazione garantita.

2.

al secondo posto troviamo RICETTE COCCOLOSE di Chiara Pallotti

Già il nome vale l’acquisto 😉 come potete immaginare dal titolo, questo ricettario raccoglie le migliori ricette per coccolarsi un po’. Mi piace molto il concetto di food cozy, forse anche un po’ troppo considerato il mio peso. Scherzi a parte, per quanto sia del partito alimentazione sana, con prodotti a km 0 e salutari, credo che ogni tanto una ricetta coccola possa sistemare le cose più di un seduta dal psicologo. Quindi è altamente consigliato avere un buon ricettario pronto per le emergenze, che richiedono un piatto adeguatamente carico di zucchero e dolcezza.

Potete trovare il libro sempre su Amazon a questo link:

https://www.amazon.it/Ricette-coccolose-Chiara-Pallotti/dp/8867530615

3.

Al terzo posto, ma non in ordine d’importanza, un libro a cui sono molto affezionata: “La mia piccola cucina” di Julie Andrieu, uno dei miei libri preferiti in quanto: 1-regalo di una mia cara amica, 2-portatore attivo di allegria. Come potete notare dalla copertina, si distingue per delle foto spettacolari e una grafica fuori dal comune che non posso che apprezzare moltissimo. L’autrice, molto originale, parte da un concetto molto utile, ovvero creare un ricetta in modo semplice con gli ingredienti che si hanno in dispensa. Se prestate attenzione la copertina del libro è proprio un collage di tutti i prodotti indispensabili in cucina per dar vita, in ogni momento e in ogni occasione, al piatto perfetto per fare bella figura con gli ospiti, semplificandoci la vita.

Ovviamente trovate il libro sempre su Amazon e vi suggerisco una volta acquistato di esporlo in bella vista sulla libreria di cucina, perché oltre ad essere molto pratico è pure molto bello da vedere.

Atlante delle mie brame Your guide to a cool summer street look

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Non sono mai stata un portento in geografia, me la sono sempre cavata imparando capitali, stati e le altre nozioni per avere un voto  Sanza ‘nfamia e senza lodo, come direbbe il buon Dante.

La cosa straordinaria è che col tempo l’interesse verso la geografia è cresciuto molto, forse grazie al rinnovato amore per i viaggi, forse per una visione più ampia e vasta del mondo in generale, rispetto all’attenzione prettamente individualista tipica dell’adolescenza.

Un altro fattore che mi ha portato ad amare e ad interessarmi di tutti gli angoli del mondo è ovviamente la curiosità verso le culture diverse dalla mia e verso la storia di paesi lontani, sconosciuti.

Proprio in questa ricerca ancora qualche anno fa, spulciando tra libri nascosti in angoli remoti di una libreria, ho scoperto un atlante che mi sembrava non solo inconsueto ma un vero un proprio tesoro.

E così ho conosciuto il primo atlante dei luoghi maledetti, dal titolo a dir poco suggestivo.

Ho letto tutto d’un fiato l’atlante nella speranza di trovarne altri simili con storie però differenti e nuove.

Fortunatamente il mio desiderio non è stato disatteso, poco dopo sono venuta a conoscenza dell’atlante dei luoghi insoliti e curiosi, non me lo sono fatta ripetere due volte e l’ho acquistato.

Così è iniziata la mia passione spudorata verso gli atlanti, preferibilmente di luoghi non proprio comuni ma decisamente anticonvenzionali.

Ad oggi nella mia libreria fanno bella mostra i seguenti atlanti:

  • Atlante dei luoghi insoliti e curiosi
    Alan Horsfield, Travis Elborough

  • Atlante delle isole remote. Cinquanta isole dove non sono mai stata e mai andrò. Edizione illustrata

Judith Schalansky

  • Atlante delle città perdute

Aude De Tocqueville

  • Atlante dei paesi che non esistono. Alla scoperta di 50 nazioni che non hanno confini.

Nick Middleton

  • Atlante dei luoghi maledetti. Ediz. illustrata
    Olivier Le Carrer, Sibylle Le Carrer

  • Atlante dei paesi sognati. Edizione illustrata

Dominique Lanni

Gli atlanti citati sopra, di casa editrici diverse, sono senza dubbio uno più appassionante dell’altro oltre che graficamente molto accurati. Se come me siete curiosi e desiderosi di conoscere luoghi nemmeno mai immaginati e soprattutto siete capaci di viaggiare con la fantasia ancora più che con lo zaino in spalla, vi consiglio in modo del tutto spassionato di leggerli.

Zip! Quando una cerniera si apre fa ZIP! Come questo libro. Your guide to a cool summer street look

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Centinaia e centinaia di fashion blogger e mai nessuna che abbia parlato di un libro a dir poco fondamentale, un libro che fa scendere la cerniera e invece di far scoprire lauti lembi di pelle, mostra la storia della moda, in modo divertente e con illustrazioni a dir poco spettacolari.

Sto parlando di “Zip! Vestiti per tutte le stagioni” di Giancarlo Ascari e di Pia Valentinis, che come cita la prefazione narra di storie di giacche, gonne, pantaloni, cappotti, camice, cappelli, scarpe, borse, cerniere…

Il libro è per l’appunto suddiviso in base alle quattro stagioni a cui si sommano due capitoli speciali, dedicati rispettivamente al fuori stagione e al vestiario adatto a tutto l’anno.

Nei diversi capitoli vengono raccontati di volta in volta simpatici aneddoti del capo preso in questione o anche alcuni aspetti del mondo della moda spesso sconosciuti. Sapete per esempio che le taglie così come le conosciamo sono comparse solo negli anni ’50?

Ecco spiegato perché le varie pin up non si preoccupavano tanto della taglia 42 (ora sostituita da una meno democratica 38), le taglie non esistevano e non potevano esclamare inorridite dopo Natale “non entro più nei jeans 42!” ma solo pensare che la sarta aveva sbagliato qualcosa. Lo trovo davvero fantastico!

Si tratta di un libro molto ironico , un modo carino per conoscere aspetti degli indumenti, che mettiamo ogni giorno, di cui ignoriamo totalmente la storia e ogni tanto pure il significato.

Mi piace tantissimo questo approccio a mondi sconosciuti e non, mi attira l’idea di scoprire in modo spassoso e facile la storia di oggetti quotidiani, va da sé che se si tratta di vestiti, come in questo caso, la cosa mi piace ancora di più.

Ecco qualche pagina del libro fotografata da me per voi, per un assaggio di questo meraviglioso libro:

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Trampolino di lancio

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Oggi apro la mia prima rubrica dal simpatico nome “trampolino di lancio” dedicata alle scoperte strepitose scovate nel mare immenso d’internet, insomma una rubrica in cui parlo dei blog, dei profili Instagram e di tutto ciò che ritengo degno di nota, nota positivissima s’intende, tanto da favorirne il lancio.

Inizio oggi con il mio profilo Instagram preferito: @PetuniaOllister.

Ho scoperto Petunia grazie al blog “Vita su Marte” e non c’è una foto del suo profilo Instagram che non abbia ben appresso il mio bel cuoricino.

Petunia Ollister, nome d’arte di Stefania Soma, ha avuto l’idea geniale d’accostare un libro diverso per ogni colazione ed immortalare il momento in modo assolutamente originale, graficamente accurato e con una armonia cromatica davvero ammirevole, usando l’ormai celebre hashtag #bookbreakfast.

Per chi ama la lettura, nonchè il buon cibo, come me è decisamente meraviglioso svegliarsi con la foto di un libro nuovo di zecca accanto ad una colazione sempre molto invitante e a un breve, eloquonte ed incisivo trafiletto del testo prescelto.

Con Petunia Ollister si va sul sicuro, ho seguito gran parte dei suoi consigli letterari e non mi ha mai delusa, anzi mi ha fatto scoprire nuovi libri davvero meritevoli.

Se volete un solo piccolo anteprima del suo stupendo lavoro di diffusione della lettura, ecco qualche foto che comprova la sua dimestichezza con la grafica e la fotografia, ma soprattutto col buon gusto in fatto di libri.

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Curarsi con i libri

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C’è un libro speciale sulla mia libreria, un testo che conservo con con attenzione giudiziosa e particolare: Curarsi con i libri di Ella Berthoud e Susan Elderkin, edito da Sellerio.

Ora, sapete tutti bene che con l’autunno arrivano sempre i primi malanni di stagione, ma sopraggiunge anche un’altra cosa decisamente più positiva: il desiderio di leggere un buon libro, o meglio il libro giusto, sul divano con tisana (di cui parlerò più avanti) e copertina, mentre fuori piove (questa ultima opzione non è proprio necessaria ma fa parte del mio immaginario romantico sulla lettura dei libri).

Ebbene, cosa c’è di meglio d’avere a disposizione una guida puntuale sul libro da acquistare o prendere in prestito in biblioteca, vuoi per curare l’allergia o il raffreddore sopraggiunto, vuoi per scacciare la malinconia autunnale? “Curarsi con i libri” risponde ad entrambe le esigenze.

Il testo, infatti, è proprio suddiviso in base alla patologia, così a seconda del proprio malessere, sia fisico che mentale, è possibile avere la lista di almeno due-tre libri adatti per voi in quel momento.

Ed è così che per le allergie stagionali di settembre è prescritto Ventimila leghe sotto i mari” di Jules Verne, da divorare in un luogo privo di polvere, acari e con la mente sugli spazi aperti del mare, ed ecco che per chi sta soffrendo di mal d’amore è fortemente raccomandata Emily Brontë e Fenoglio e così via.

Nel mio caso, ad esempio, mi viene suggerito di leggere tutto Hemingway, visto che soffro sempre di mal di testa: un consiglio che seguirò con molto piacere.

Non vi voglio rubare il piacere di scoprire personalmente la cura letteraria ai vostri mali, quindi non proseguo con la lista dei libri consigliati.

Vi suggerisco invece di visitare http://sellerio.it/it/curarsi-con-i-librai/ dove la casa editrice Sellerio, che io da sempre apprezzo moltissimo, ha ben pensato di dedicare una pagina a bibliotecari e librai, invitandoli a integrare e completare il prontuario con le loro personali ricette.

La trovo semplicemente un’idea fantastica! E anche se non faccio parte del settore, vorrei presto dare i miei rimedi personali a qualche patologia come la mancanza d’entusiasmo o la troppa voglia di mangiare pasticcini.

E voi, amanti dei libri, quali rimedi letterari consigliereste?

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